Bandiere blu, Cilento sul podio: cerimonia il 13 maggio
La Fee, Foundation for Environmental Education, ha ufficializzato la data della cerimonia di premiazione, prevista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma il prossimo 13 maggio. In quell’occasione potrebbero essere ben 15 i comuni, compresi tra la Costiera Amalfitana e quella Cilentana, a ottenere il prestigioso vessillo, portando la provincia salernitana a raggiungere quella di Savona al primo posto nel Belpaese per numero di riconoscimenti. Per Ispani e Capaccio Paestum, comuni privi di un’amministrazione in seguito allo scioglimento dei rispettivi consigli comunali, sono riusciti a portare avanti l’iter per la candidatura, che i commissari prefettizi hanno approvato in tempo utile. La città dei Templi e il piccolo centro del Golfo di Policastro dovrebbero quindi riconfermare il vessillo per i propri tratti costieri. A loro, salvo imprevisti dell’ultima ora, si aggiungeranno Positano, in Costiera Amalfitana, e altri 11 centri del Cilento, ovvero Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Camerota e Vibonati. Questi ultimi, uniti a Capaccio Paestum, Ispani e Sapri, comporranno il tratto costiero con più riconoscimenti dell’intero Stivale.
Un numero che porterà anche la Campania a un importante record, ovvero 21 riconoscimenti (uno in più rispetto al 2024), grazie alle località napoletane di Anacapri, Piano di Sorrento, Sorrento, Massa Lubrense e Vico Equense, e alla casertana Cellole, new entry un anno fa. Tra gli altri indicatori necessari per ottenere le Bandiere Blu ci sono una corretta gestione del territorio, che comprende raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, cura dell’arredo urbano e delle spiagge, e accesso al mare per tutti, senza barriere architettoniche e limitazioni.
Quest’anno la Fee, inoltre, ha introdotto l’approvazione di un Piano d’Azione per la Sostenibilità, che dimostri la volontà dei centri costieri di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti nel Programma d’Azione per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritto il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU. L’obiettivo della Fondazione è quello di spingere verso un turismo sempre più sostenibile, in cui la qualità dei servizi si accompagni al rispetto dell’ambiente, verificando che, su questo punto, l’attenzione degli amministratori sia alta e continua. Nonostante le intenzioni, però, le modalità di assegnazione dei vessilli non sono state esenti da critiche, soprattutto in relazione alla qualità del mare. Talvolta, infatti, i risultati della Fee (basati su questionari compilati dai comuni stessi) stonano con le Vele assegnate da Legambiente, che invece utilizza criteri più rigidi di valutazione del mare. Nonostante ciò, la Bandiera Blu continua a essere un importante strumento di marketing e promozione turistica del territorio. Oltre a quelle per le spiagge, il 13 maggio a Roma saranno assegnati anche i premi per gli approdi turistici. Nel 2024 andarono ai porti di Marina d’Arechi, Agropoli, Palinuro, Casal Velino, Acciaroli e Marina di Camerota.